Talos Festival 2015

Che cosa è il Talos Festival?
Ecco, e io come faccio a spiegarvelo? Potrei fare una veloce ricerca su internet, riprendere le parole del loro sito ufficiale e cavarmela così.
E invece no.

Anche quest’anno mi sono unita alla “banda”. Anche quest’anno ho messo a disposizione i miei occhi e la mia macchina fotografica (e anche il mio sonno perso, che ve lo dico a fare!). Da quel primo ottobre, giorno in cui l’intera macchina Talos ha iniziato a funzionare, ne sono successe di cose. E la mia idea di Talos è cambiata, ancora (ricordate lo scorso anno?). Perciò ci riprovo.

Che cosa è il Talos Festival?

È tantissime cose.
È sorrisi, agitazione, rabbia.
È tenacia, denti stretti, impegno.
È nuove conoscenze, nuovi punti di vista, nuove lingue, nuovi colori e sapori.
È nuovi amici, nuove posizioni per scattare foto rotolandosi ovunque attorno a un palco e cadendo anche in modo tragicomico (con i lividi che mi hanno fatto compagnia per almeno tre settimane).
È fatica, è sonno perso, è la voglia di fare qualcosa di buono.
È bambini seduti a terra con le gambe incrociate, davanti al palco, ad ascoltare e sognare, tanto da farti sperare che il mondo, se ci impegnamo, può davvero essere migliore.
È emozioni, rimanere imbambolati con la macchina fotografica tra le mani, incapaci di scattare, perché troppo coinvolti e sorpresi da melodie che mai avresti pensato di ascoltare.
È opportunità, è danza liberatoria, movimento puro.
È abbracci nella stanchezza, di quelli che ti ricaricano all’istante.
È tante cose.

Talos 01
Talos 02
Talos 03

Quest’anno, le mie foto (e quelle di altri validissimi ragazzi) sono finite sulla pagina facebook ufficiale del Talos Festival, e le trovate qui, cercando un po’ tra i vari album.

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